lunedì 22 gennaio 2018

Benedetto lunedi!


(Dal sito del Corriere della Sera)
Il letto da rifare spesso rappresenta una prima linea di demarcazione della crescita, ovvero segna il momento in cui i genitori iniziano a ritenere il proprio figlio in grado di badare a se stesso. Spesso significa anche che è arrivato il momento di iniziare a confrontarsi su aspetti della vita che prima non erano ritenuti alla portata del ragazzo.
Proprio «Letti da rifare» è il titolo della nuova rubrica che — da lunedì prossimo con cadenza settimanale — terrà lo scrittore Alessandro D’Avenia sulla prima pagina del Corriere della Sera. «Il letto da rifare — spiega D’Avenia, palermitano di 40 anni — segna una prima soglia di passaggio nella vita e sulle colonne del Corriere racconterò l’eterna battaglia che si combatte ogni mattina tra genitori e figli o tra educatori e adolescenti: perché quando si chiede di rifare il letto per la prima volta si toglie ai ragazzi quella onnipotenza di credere che il proprio spazio nel mondo sia dovuto e non vada conquistato. Allo stesso tempo è dura per i genitori chiedere di rifarlo, perché sanno che inizia quella fase che un giorno porterà i figli fuori casa e proveranno rimpianto davanti a quelle lenzuola sempre in ordine».

I libri di D’Avenia, in questi anni, hanno venduto milioni di copie e ottenuto riconoscimenti per l’impegno a favore dei ragazzi. Eppure, malgrado i successi, lui non ha mai abbandonato la sua cattedra di italiano, latino e greco in un liceo privato di Milano. Un lavoro che gli dà un punto di osservazione e di confronto diretto e quotidiano. «La rubrica vuole essere proprio un osservatorio sui ragazzi a casa, a scuola e ovunque si svolga la cruenta e quotidiana battaglia tra attese e pretese degli adulti. Per me, tra corpi e anime di apparentemente irraggiungibili adolescenti c’è sempre qualcosa di sorprendente da scoprire e inventare». Altro che bamboccioni come vengono spesso chiamati. «Nell’appuntamento settimanale spiegherò che lo sono solo nella misura in cui vengono guardati come tali». Uno sguardo che sarà curioso e dissacrante. «Voglio che sia un lunedì che sappia meno della pesantezza del lunedì e infonda uno spirito combattivo e pieno di speranza».
D’Avenia si rivolgerà anche ai genitori. «Spesso mi chiedono come migliorare l’apatia dei figli verso cose che appassionavano loro a quell’età: spiegherò che i giovani per essere migliorati devono essere amati e niente li fa fiorire meglio del modo in cui sono guardati perché a quell’età la lora vita è una promessa, un laboratorio di possibilità, un momento vocazionale». Nel percorso di crescita umana la scuola è cruciale. «Nel mio osservatorio racconterò cosa funziona, cosa non funziona e cos’è oggi la scuola italiana su cui impatta anche la velocità della vita moderna». Internet, i social, le tv satellitari hanno allargato i confini. «Indagherò sul fatto che un tempo i cambiamenti generazionali si misuravano in fasi ventennali mentre oggi in un lustro, perché i ragazzi sono tempestati da pezzettini infinitesimali di mondo che hanno come contraltare la perdita di capacità di lettura globale».
«Letti da rifare» vuole provare a cambiare la rotta. «Il mio obiettivo — chiude D’Avenia — è fornire pezzettini che non diventino una nuvola confusa di coriandoli ma spunti per ricomporre il puzzle, ma i ragazzi devono metterci la loro personalità».
Diventare grandi, questa è la sfida di tutti i gironi. per chi va a scuola ma anche per chi va in ufficio oppure in azienda o anche chi resta semplicemente a casa come fanno le casalinghe a sistemare letti e non solo.

Una bella rubrica! Peccato che sia solo di lunedi.

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