giovedì 8 novembre 2018

Giorgio e Letizia 3


<< Bhe, io, sig., Giacomo sto lavorando a quel famoso progetto inerente la gestione del teleriscaldamento.. sono quasi alla fine ma mi ci vorrà ancora un mesetto per verificare che tutto vada bene senza bug nei listati>>
<< Giorgio caro....mi sa che resti solo tu>>
<< Vedi cosa succede quando non si desidera avere uno staff tutto tuo? Ma preferisci lavorare da solo? Adesso come farai? >>
<< E no, signori, io proprio non posso, non posso permettermi di mollare il lavoro inerente i data base della TAG SPA. Lo sapete che devo consegnare tutto prima di Natale>>
<< Balle, cazzo, non me ne frega nulla della Tag, vadano da un’altra parte, molli tutto e te ne occupi tu di sto cazzo di chat>> Le parole del boss evidenziavano sempre di più la sua origine montanara, ed ora come si faceva a contraddirlo?
<< ma io, Giacomo, non so neppure come ci si muove nelle chat room, le ho sempre odiate, sono tutti dei perditempo quelli che le frequentano...>>
<< Signori, la seduta per me è già chiusa, tu Giorgio te ne occuperai, e voi altri vedete di cosa ha bisogno, tu Ale, passa nel mio ufficio, ti devo parlare>>
<<Si, certo, e chissà cosa le vorrà dire...mmhh>> aggiunse a sottovoce Giorgio, più contrariato per quel fatto che per la grana che gli avevano affibbiato.
Saluto’ tutti e si eclisso contrariato....sbattendo la porta in faccia a Betty, che in ogni caso doveva già’ essere al corrente di tutto, non guardo nemmeno se da lassù si vedeva il sole....quella ormai era una giornata di nebbia in tutti i sensi.

Venezia è una città’ fantastica, i suoi palazzi che si affacciano sui canali, le sue piccole piazze, i suoi vicoli. I numerosi turisti che la visitano restano incantati dalla sua bellezza. Ma, viverci non è la stessa cosa; dovrebbero provare i turisti ad andare al lavoro con il motoscafo, ad indossare stivali di gomma con il vestito da sera, a fissarsi appuntamento con gli amici in piazza Smarco e poi non incontrarsi per via della troppa gente che l’affolla....
Letizia amava Venezia, già. Letizia.

Letizia era una stupenda donna di 32 anni, lunghi capelli corvini mossi, magrissima, un viso da bambina caratterizzato da due occhi a mandorla che denotavano un suo probabile avo asiatico.
Letizia amava moltissimo la sua città’ e non l’avrebbe abbandonata per nulla al mondo, quando si sentiva triste amava passeggiare lungo i canali, si fermava ore sopra Rialto a guardar le barche passare oppure curiosava qua e là gli artisti che immortalavano su di una tela le incantevoli bellezze della città’.
Definirla una ragazza attiva era un eufemismo, amava la vita e amava goderla in tutte le sue sfumature; una marea di amici intorno e un lavoro interessante nella bottega del padre. Era bellissimo vederla davanti a quella piccola fiamma azzurra, soffiando il vetro con quella cannuccia, le riuscivano bene i gabbiani in volo....
Non aveva un amore, se ne era sempre voluta star fuori dalle storie sentimentali impegnative, qualche storiella, ma il principe azzurro lo stava ancora aspettando, era cosi presa dal godersi la sua esistenza che probabilmente anche se fosse passato con tanto di cavallo, non l’avrebbe visto....

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