Leggendo le prime pagine del nuovo romanzo di Dan Brown si ritrovano i temi a lui tanto cari quali la religione e le domande di senso. Come sempre si legge in modo scorrevole e i personaggi dopo essere stati presentati interagiscono tra di loro. Il protagonista è come sempre il professor Robert Langdon esperto di simbologia. E' lui che aiuta a decifrare tutti i simboli presenti nel romanzo (è questa la parte che preferisco).
C'è stata una scoperta e un grosso luminare la sta rivelando a tutto il mondo. Nelle prime pagine questo grosso luminare ha chiamato a sé persone che hanno a che fare con le più grandi religioni del mondo, per interrogarli e per chiedere loro cosa pensano della sua scoperta.
Mi fermo qui per non svelare nulla della trama che sembra proprio essere avvincente. I luoghi spaziano dal deserto, a Budapest, Bilbao, Barcellona e tante altre città.
Dan Brown non si ferma su una città in particolare come aveva fatto con "Inferno" e i luoghi di Firenze. Vuole farci viaggiare e seguire le domande a cui sono posti i protagonisti.
Leggere per poi poter commentare questo romanzo che già dalla sua attesa non era come il "Codice da Vinci" che sembrava sconvolgesse il mondo intero.
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