martedì 23 aprile 2019

Giorgio e Letizia 5


Mi ero perso per strada ma per la grande richiesta pubblico la quinta parte del racconto di Roberto.

E buona Pasqua!

5

<< Letiziaaaa, sei sempre la solita inaffidabile>> sbotto GianLuca con aria notevolmente alterata.
<< ciao GianLuca, scusami>> avvicinandosi con le labbra alle sue guance.
GianLuca era davvero un tenero “ragazzo” di 37 anni, Il classico uomo da avere al proprio fianco, ma forse era proprio quello che spaventava le donne che aveva avuto.
Era il tipico amico, un gran confidente, aveva sempre il consiglio giusto, era pure carino, ma gli mancava quella carica erotica indispensabile per una grande passione, il suo più grande difetto era.....la troppa disponibilità.
Da tempo “curava” Letizia, ma sapeva che nel cuore di lei non c’era posto, quindi accontentava di tenerla come amica.
<< Ciao Mauri, ciao piccioncini...>>
Maurizio era da poco nel loro giro, non lo conosceva per niente, un tipo abbastanza insignificante, mentre Ivan e Annalisa erano suoi amici da molto tempo, con Ivan era pure uscita per un certo periodo, poi lui conobbe Annalisa, e allora decise di tirarsi in parte, con lei era una storia di poco conto, con Annalisa era un grande amore.

Erano sempre appiccicati, stavano mettendo su casa, nel giro di un anno sarebbe anche andata al loro matrimonio, ed era felice per loro.
<<Allora miei cavalieri, dove andiamo stasera? Vi avviso che non ho intenzione di girare a vuoto tutta sera, fa freddo, che ne dite di un pub con della buona musica?>>
<< Si, per me va benissimo>> confermo per primo GianLuca.
<< Anche per noi va bene, un posto vale l’altro>> aggiunsero i due piccioncini.
<<mmhh, io avrei un’idea.>> disse Maurizio, con gli occhi che gli brillavano.
<<Ecco, già lo sapevo, propongo una cosa io, e sto qua’ che manco mi sta simpatico, mi mette i bastoni fra le ruote.>> pensò Letizia, guardando con leggero rancore Mauri.
<<bhe....mi hanno assicurato che a Mestre, hanno aperto un Cybercafè, si va lì, si beve qualcosa, musica in sottofondo, e si naviga in Internet, si può pure chattare, che ci facciamo qualche risata....>>
L’idea prese subito piede, era una cosa nuova, finalmente, dopo tante sere passate fra i vari locali… Gianluca mise in moto e si avviarono alla ricerca del Cybercafè.

Uscendo dal locale, Giorgio senti il gelo sul proprio viso, sentiva brividi per tutto il corpo, avrebbe già voluto essere a casa, una doccia caldissima, e poi una gran dormita. L’interno della sua automobile, una vecchia Tipo, color amaranto, era gelido, il volante sembrava appena uscito da un frigorifero e il panno dei sedili sembrava scricchiolasse sotto il suo peso.

Nessun commento:

Posta un commento

Colui che raccontò la grazia

Dedico volentieri questo post alla pubblicazione di questo libro edito da Cittadella. Il libro del collega e amico Mauro che aiuta a ...