Mi ero perso per strada ma per la grande richiesta pubblico la quinta parte del racconto di Roberto.
E buona Pasqua!
5
<<
Letiziaaaa, sei sempre la solita inaffidabile>> sbotto GianLuca
con aria notevolmente alterata.
<<
ciao GianLuca, scusami>> avvicinandosi con le labbra alle sue
guance.
GianLuca
era davvero un tenero “ragazzo” di 37 anni, Il classico uomo da
avere al proprio fianco, ma forse era proprio quello che spaventava
le donne che aveva avuto.
Era
il tipico amico, un gran confidente, aveva sempre il consiglio
giusto, era pure carino, ma gli mancava quella carica erotica
indispensabile per una grande passione, il suo più grande difetto
era.....la troppa disponibilità.
Da
tempo “curava” Letizia, ma sapeva che nel cuore di lei non c’era
posto, quindi accontentava di tenerla come amica.
<<
Ciao Mauri, ciao piccioncini...>>
Maurizio
era da poco nel loro giro, non lo conosceva per niente, un tipo
abbastanza insignificante, mentre Ivan e Annalisa erano suoi amici da
molto tempo, con Ivan era pure uscita per un certo periodo, poi lui
conobbe Annalisa, e allora decise di tirarsi in parte, con lei era
una storia di poco conto, con Annalisa era un grande amore.
Erano
sempre appiccicati, stavano mettendo su casa, nel giro di un anno
sarebbe anche andata al loro matrimonio, ed era felice per loro.
<<Allora
miei cavalieri, dove andiamo stasera? Vi avviso che non ho intenzione
di girare a vuoto tutta sera, fa freddo, che ne dite di un pub con
della buona musica?>>
<<
Si, per me va benissimo>> confermo per primo GianLuca.
<<
Anche per noi va bene, un posto vale l’altro>> aggiunsero i
due piccioncini.
<<mmhh,
io avrei un’idea.>> disse Maurizio, con gli occhi che gli
brillavano.
<<Ecco,
già lo sapevo, propongo una cosa io, e sto qua’ che manco mi sta
simpatico, mi mette i bastoni fra le ruote.>> pensò Letizia,
guardando con leggero rancore Mauri.
<<bhe....mi
hanno assicurato che a Mestre, hanno aperto un Cybercafè, si va lì,
si beve qualcosa, musica in sottofondo, e si naviga in Internet, si
può pure chattare, che ci facciamo qualche risata....>>
L’idea
prese subito piede, era una cosa nuova, finalmente, dopo tante sere
passate fra i vari locali… Gianluca mise in moto e si avviarono
alla ricerca del Cybercafè.
Uscendo
dal locale, Giorgio senti il gelo sul proprio viso, sentiva brividi
per tutto il corpo, avrebbe già voluto essere a casa, una doccia
caldissima, e poi una gran dormita. L’interno della sua automobile,
una vecchia Tipo, color amaranto, era gelido, il volante sembrava
appena uscito da un frigorifero e il panno dei sedili sembrava
scricchiolasse sotto il suo peso.