Gli anni passano e le scelte pure. Eppure ogni anno la mente torna su
quella mattina in cui ricevetti la chiamata da mia mamma che mi diceva
che un amico aveva perso la vita in un incidente alla Dalmine. Pochi
istanti per capire o forse dopo 14 anni ancora non ci ho capito nulla.
Ricordo come se fosse un film gli ultimi istanti del tuo corpo
martoriato qui sulla terra. Cosa potevamo fare... pregare, gridare,
consolare. Ricordo la tua mamma e le.sue parole. Non sapevo davvero cosa
dire. Ero rimasto muto perché soffrivo pure io.
Ricordo come se fosse oggi e ogni volta mi commuovo.
Venivo a casa tua che era davanti a quella della nonna, si giocava. Ma la cosa migliore era sentire di essere liberi di prendere la nostra bici e di andare verso bassabrembo con altri amici oppure arrivare fino alla stradone che ora non c'è più. Ci si divertiva e i ricordi dell'infanzia sono sempre i più belli...
La vita è come una strada che ciascuno percorre. Ognuno vede il proprio orizzonte, fa fatica e spesso viene ricompensato delle proprie fatiche. La tua strada è stata breve, troppo breve ma sicuramente vissuta alla grande. Ecco perché vale la pena ogni volta ri-partire. Cadi, va bene, ma poi ti rialzi e continui a viaggiare su quel sentiero.
E' solo un piccolo pensiero ma volevo scriverlo, altrimenti i sentimenti, le emozioni restano dentro di noi e non escono mai.
Non a caso, oggi è la festa degli angeli custodi. Dicono che ciascuno di noi ne abbia uno. Io son convinto. Ho il mio angelo custode che da 14 anni mi segue.
Grazie